IMENOTTERI:  VESPE E CALABRONI

E’ normale pensare alle vespe come insetti con un temperamento cattivo e un pungiglione velenoso.
Sappiamo oggi che questi insetti hanno un sofisticato comportamento e spesso aiutano gli agricoltori, controllando altri insetti dannosi alle colture.
Alcune specie si nutrono di nettare, che prelevano dai fiori, in modo simile alle api, aiutando l’impollinazione di varie piante.

Di solito la loro cattiva reputazione deriva di solito dal disturbo che noi arrechiamo loro. Normalmente diventano aggressive solo alla fine dell’estate.

Le vespe possono essere divise in due grandi gruppi: le vespe sociali e le vespe solitarie, anche se alcune specie hanno caratteristiche intermedie.


VESPE SOCIALI

Le vespe sociali vivono in colonie, nelle quali le responsabilità sono divise tra tre caste: la regina (femmine fecondate), le operaie (femmine normalmente sterili), e maschi fertili.
Le colonie durano un solo anno. Soltanto le femmine fecondate passano l’inverno in ricoveri scelti in modo opportuno, nei posti più vari (dai sottotetti alle screpolature degli alberi, ecc.). In primavera, il ciclo riprende con l’insediamento, da parte della femmina svernante, del favo, che poi verrà completato dalla discendenza (operaie).
A differenza delle api, le vespe non formano cera. Per costruire i favi utilizzano polpa di legno, che viene masticata dalle capaci mandibole, e impastata con saliva fino a formare una sostanza simile al cartone (da qui il soprannome di "cartonaie").
Un nido di vespe può contenere un numero alto di individui, a seconda della specie (fino a 20.000 individui), e tutte le larve vengono nutrite con sostanze proteiche di varia origine.
Questi insetti cercano le sostanze zuccherine con visite occasionali sui fiori, quando la conformazione lo permette a causa della loro corta "lingua". Di solito prelevano le sostanze zuccherine dalla saliva delle larve, che contiene più zucchero di quanto sia loro necessario.
Alla fine della stagione estiva, le operaie non dovendo più nutrire larve che hanno raggiunto la maturità, ricercano frutta ed altre sostanze dolci. In questo periodo diventano aggressive. Muoiono comunque con i primi freddi.
La identificazione della specie è legata ai disegni della parte anteriore del capo e dell’addome (comunque non sempre ben definiti).


Vespula vulgaris (vespa comune)

Polistes gallicus

Vespa crabro (calabrone)

Estratto dalle pagine http://www.ricerche-disinfestazione.com